Nel corso dei secoli la pratica dello yoga ha varcato i confini geografici e culturali dell’India fondendosi con diverse dottrine filosofiche che hanno dato vita ai diversi percorsi evolutivi conosciuti oggi come le varie forme dello yoga.

Oggi vediamo una grande diversificazione dello yoga, tuttavia qualunque sia il tipo di yoga, l’obiettivo principale è uno solo e li racchiude tutti, l’evoluzione dell’individuo all’interno della società in cui egli stesso vive.

Lo yoga non è soltanto benessere fisico e rilassamento della mente. “Yoga è l’arte in tutte le attività della vita” è scritto nella Bhagavad Gita, classico della letteratura vedica dove sono spiegati i 3 principali sistemi o percorsi, il Karma yoga, Jnana yoga e il Bhakti yoga. Gli altri 4 rami principali dello yoga sono Mantra yoga, Tantra yoga, Raja yoga e Asana yoga.

 

 

 

Hatha Yoga

La parola hatha deriva dalle radici sanscrite “ha” che significa “sole”, e “tha” che significa “luna”. Entrambe le radici simboleggiano rispettivamente i poli positivi e negativi presenti in tutto l’universo, dalla più grande galassia fino ai batteri più piccoli. Quando queste due forze sono in equilibrio esiste l’ordine, ma quando sono fuori di equilibrio vengono generati caos e disordine.

Così praticando il costante controllo del corpo, della mente e delle azioni, lo spiritualista mistico, con mente regolata, raggiunge la dimora del Supremo.” (Bhagavad Gita 6.15)

Il corpo fisico è un microcosmo, e la salute dipende dall’equilibrio di queste due correnti energetiche, positiva e negativa.

Hatha Yoga è una terapia naturale perfetta per il bilanciamento del sistema psico-biologico e per convertire il caos in ordine, in perfetta salute. Ciò è possibile grazie alla corretta respirazione*, posture fisiche o asana e una dieta vegetariana.

Hatha, il sistema di Yoga più diffuso in tutto il mondo, è noto in particolare per le sue speciali sequenze di asana, che, in aggiunta agli insegnamenti della corretta respirazione, migliora la salute fisica e consente il controllo mentale. L’obiettivo di questo sistema di esercizi fisici è quello di bilanciare l’organismo e disciplinare il corpo, al fine di assicurare la meditazione, nota come Dhyana Yoga.

Nota*: è spiegato che le correnti energetiche sono le arie che entrano per la cavità nasale e vengono distribuite in tutto il corpo, per stimolare e alimentare ciascuna delle cellule dell’organismo.

Negli Yoga-Sutra del saggio Patanjali il concetto di asana è definito come la “posizione comoda e stabile”. All’inizio, gli yogi praticano le asana per sviluppare l’abitudine di sedersi comodamente in una posizione per lunghi periodi di tempo necessari per la meditazione. Tuttavia, questi hatha yogi si sono resi conto che le asana, oltre ad aiutare a migliorare la postura fisica, riequilibrano anche i centri di energia e tranquillizzano i movimenti incessanti della mente. Di questa maniera, le posizioni sono state convertite in pratiche che hanno contribuito alla elevazione della coscienza.

Tra i diversi vantaggi delle asana troviamo una maggiore capacità nella concentrazione e facilitazione di rilassamento e meditazione. Un’altro aspetto importante è che ristabiliscono la salute fisica attraverso lo stiramento, il massaggio e la stimolazione di tutte le parti del corpo, inclusi gli organi interni.

Le asana rafforzano e tonificano il corpo e la mente, parti dell’organismo che non sono separate, anche se esiste la tendenza a concepirle come separate. La parte grossolana della mente è il corpo e la forma sottile del corpo è la mente. La pratica delle asana integra e armonizza il corpo e la mente.

 

Jñana Yoga

Jñana (comprensione) è tenuto in alta considerazione sia nel contesto del sacro come del secolare. Quando è associato al concetto dello Yoga, Jñana si riferisce alla più elevata saggezza per lo sviluppo della coscienza spirituale, saggezza che, naturalmente, esprime le conclusioni concettuali. Lo Jñana Yoga soddisfa il nostro intelletto, con il quale lo studente, al fine di entrare nel campo della comprensione spirituale, studia l’universo, le sue leggi, come la legge del Karma e la legge della reincarnazione, la natura degli esseri viventi e la loro relazione con il Signore Supremo. Con questo sistema di Yoga, lo studente determina la propia posizione nell’universo. Libri fondamentali di studio nella Scuola di Yoga Inbound sono, tra gli altri, la Bhagavad Gita, la Sri Upadesamrita, la Sri Isopanisad ed il Srimad Bhagavatam.

 

Karma Yoga

Questo sistema è anche noto come lo “Yoga dell’azione”. Secondo i saggi dell’India, lo scopo del Karma yoga è quello di insegnare allo studente di creare positivamente e consapevolmente i suoi pensieri, parole ed azioni, in armonia con le leggi della natura, nella ricerca del bene a livello personale, a livello sociale ed anche per quelli intorno a noi. In questo modo, la nostra vita quotidiana guadagna un valore reale fondamentale e le nostre abitudini diarie si trasformano in attività trascendentali. Vale a dire che il Karma Yoga insegna prima di tutto l’importanza di compiere il proprio dovere (dharma), ed in secondo luogo che tutte le azioni buone dovrebbero essere offerte in gratitudine alla vita e a Dio, nostro creatore, lasciando i risultati di tutte le azioni nelle Sue mani. In questo modo, si stabilisce una relazione d’amore con Lui.

Il sistema del Karma Yoga insegna ad eseguire azioni in modo corretto, che ci orientano gradualmente verso il distacco e la rinuncia dei frutti dei nostri sforzi, senza fallire nello svolgimento dei nostri doveri o obbligazioni; cercando di agire in modo moralmente corretto, pregando per il nostro bene e per il bene di tutti gli esseri viventi.

La relazione con Dio e quindi l’evoluzione dell’anima dipende dall’adempimento del dharma (dovere prescritto) e dall’offerta di amore pieno di tutti i nostri sforzi al Supremo. Grazie a questo sistema di Yoga si scopre il legame con il Divino e le ragioni che giustificano la nostra esistenza in questo mondo.

 

Dhyana Yoga

Questo è il sistema di Yoga attraverso il quale possiamo ottenere la concentrazione e purificazione della mente. Nella Bhagavad Gita (6.6) il Signore Supremo dice: “Per colui che ha conquistato la mente, la mente è il migliore degli amici; ma per chi non è riuscito a farlo, la sua mente rimane il più grande nemico”. Quindi, è essenziale poter mettere a fuoco le onde del pensiero per mezzo di tecniche di meditazione. Meditazione significa servire Dio con la mente (manasa seva). Le principali tecniche di questo sistema comprendono:

  1. Meditazioni visive: Mandala e Yantra (geometria sacra), e divinità o  forme di Archa-vigraha (manifestazione della divinità).
  2. Meditazioni sonore: Yoga Nidra (rilassamento guidato), mantra (suoni sacri che liberano la mente dalla dualità del mondo materiale e ci mettono in contatto con la nostra essenza spirituale) e Hari Katha o ascolto di esposizioni su argomenti spirituali da fonti autorevoli.

 

Bhakti Yoga

Tutti gli altri rami dello Yoga non sono altro che mezzi per raggiungere il livello di Bhakti Yoga. Uno dei principi fondamentali di questo processo è di pensare sempre all’energia dell’Assoluto. La Bhagavad Gita (18.65), spiega: “man-mana bhava mad-bhakto”, “Pensa sempre a me” , il semplice fatto di pensare la Personalità Suprema come l’energia dell’Assoluto è il principio base del Bhakti Yoga.

La parola “Bhakti” significa amore e devozione, quindi esprime lo Yoga di amore e devozione verso la Personalità Suprema. Questi sentimenti vengono dalla pratica consapevole e disciplinata (sadhana bhakti) che aiuta a purificare l’esistenza dell’essere vivente, controllare la mente ed i sensi, ed ottenere migliori abitudini di vita, realizzando così un benessere spirituale. In questo modo, i bhakti yogi risvegliano gradualmente la coscienza spirituale latente dell’anima grazie proprio alle loro pratiche devozionali, delle quali la più importante è la meditazione sul maha mantra.

I pilastri filosofici del bhakti yogi sono le antiche scritture conosciute come Srimad Bhagavatam e Bhagavad Gita, che sono l’essenza della conoscenza Vedica.

Questa antica scienza è stata portata e fatta conoscere in occidente da A. C. Bhaktivedanta Swami Prabhupada, Acharya e Fondatore della Società Internazionale per la Coscienza di Krishna. Fin dall’inizio della sua missione, quando è arrivato a Boston nel 1965 a 69 anni di età fino al giorno d’oggi, ha ispirato molte persone a seguire gli insegnamenti della bhakti e a diventare pionieri nel diffondere gli insegnamenti dello Yoga attraverso l’apertura di ashram (monasteri) in tutto il mondo.

Questo atto fondamentale di Srila Prabhupada è stato molto importante per l’umanità per il fatto che i suoi insegnamenti beneficiano il mondo intero nei diversi aspetti della vita. La sua “predica attraverso la pratica” è stata fonte di ispirazione per abbracciare l’amore per tutti gli esseri viventi, come il fine ultimo della vita.